Aurora Maniscalco, eseguita l’autopsia a Palermo: nessuna lesione oltre quelle da caduta

Aurora Maniscalco, eseguita l’autopsia a Palermo: nessuna lesione oltre quelle da caduta

PALERMO – È stata eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpo di Aurora Maniscalco, la 24enne hostess palermitana morta a Vienna lo scorso giugno, precipitando dal terzo piano di un palazzo nella capitale austriaca.

L’autopsia

I primi risultati dell’esame medico-legale non avrebbero evidenziato traumi diversi da quelli riconducibili alla caduta dallalto. Nella giornata precedente, erano già stati effettuati gli esami radiologici. Restano in attesa gli esiti dei prelievi istologici e degli accertamenti disposti attraverso la virtopsy, una procedura diagnostica avanzata che affianca l’autopsia tradizionale.

L’esame è stato autorizzato nell’ambito dell’inchiesta italiana per istigazione al suicidio, nella quale risulta iscritto, come atto dovuto, Elio Bargione, 26 anni, anche lui palermitano e assistente di volo, fidanzato della giovane.

L’iniziativa è partita dall’avvocato Alberto Raffadale, legale della famiglia Maniscalco, che aveva formalmente chiesto lo svolgimento di accertamenti irripetibili, tra cui proprio l’autopsia.

Il caso archiviato come suicidio

In Austria, tuttavia, il caso era stato archiviato come suicidio. Secondo quanto riportato dalla magistratura viennese, Aurora si sarebbe lanciata volontariamente dal balcone, versione sostenuta anche da alcuni testimoni presenti sul posto e dallo stesso Bargione.

Una ricostruzione mai accettata dai familiari della vittima, che continuano a sollevare dubbi su quanto realmente accaduto quella notte.

Elemento significativo è anche il fatto che il cellulare di Aurora non era stato sequestrato dagli inquirenti austriaci. Il dispositivo è stato consegnato dalla famiglia alle autorità italiane.