Fibra ottica, la Sicilia corre veloce: concluso il piano banda ultra larga in 300 comuni

Fibra ottica, la Sicilia corre veloce: concluso il piano banda ultra larga in 300 comuni

SICILIA – La Sicilia è la prima grande Regione d’Italia, e la prima del Sud, ad aver completato il Piano nazionale per la banda ultra larga.

A comunicarlo è l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, durante la presentazione dei risultati del progetto a Palazzo dei Normanni, alla presenza dei vertici di Open Fiber e Infratel Italia.

Un traguardo concreto che apre nuove opportunità di crescita e sviluppo, soprattutto per i piccoli centri dell’Isola che fino a oggi erano penalizzati dalla mancanza di infrastrutture digitali adeguate”, ha detto Dagnino. “Il governo Schifani ha creduto e investito in questo progetto, dotando la Regione di una rete all’altezza delle nuove sfide dell’economia digitale”, prosegue.

Una rete lunga oltre 4.500 chilometri

Il piano, avviato nell’ambito delle “aree bianche” – quelle prive di copertura da parte degli operatori privati – ha riguardato 300 comuni siciliani, per un totale di oltre 4.500 chilometri di fibra ottica posata.

L’intervento ha permesso di abilitare la connessione ultraveloce per circa 380mila unità immobiliari, oltre a raggiungere 2.300 sedi pubbliche, tra cui scuole, ospedali, municipi, biblioteche e presidi di sicurezza.

Inoltre, circa 261mila edifici sono stati connessi tramite tecnologia Fwa, una combinazione tra fibra e wireless utile nelle aree più difficili da cablare.

Un modello per il Mezzogiorno

Per Open Fiber, che ha realizzato l’infrastruttura in concessione pubblica, “la Sicilia rappresenta un esempio virtuoso per tutto il Sud Italia”, come ha sottolineato l’amministratore delegato Giuseppe Gola.

Siamo riusciti a garantire a cittadini e imprese una connessione pari a quella delle grandi città, con evidenti benefici in termini di competitività, lavoro da remoto, istruzione e innovazione”, aggiunge.

Telemedicina, nomadi digitali e PA più efficiente

Secondo Dagnino, i benefici vanno oltre la semplice connessione: “Si aprono nuove possibilità per la telemedicina, per migliorare i servizi della pubblica amministrazione e per attrarre nomadi digitali e professionisti tecnologici”.

Il progetto punta anche a valorizzare le aree interne, contrastando lo spopolamento e incentivando nuove forme di residenzialità.

Infratel: “Tappa fondamentale anche a livello nazionale”

Anche Infratel Italia, la società pubblica che ha gestito l’intero progetto nazionale, ha evidenziato l’importanza del risultato raggiunto in Sicilia.

Il completamento del piano nell’Isola rappresenta un momento di grande rilevanza non solo per la Regione ma per tutto il Paese”, ha affermato l’amministratore delegato Pietro Piccinetti.