CATANIA – Controlli dei carabinieri del NIL, scoperti 12 lavoratori in nero, 11 aziende irregolari, 6 sospensioni e oltre 55mila euro di multe per lavoro in nero e problemi sulla sicurezza.
Lavoro in nero, i controlli nel Catanese
Negli ultimi giorni, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro (NIL) di Catania, insieme ai militari del comando provinciale, hanno intensificato i controlli sul rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’attività fa parte di un’operazione “ad alto impatto” decisa a livello nazionale dal comando carabinieri tutela del lavoro, e si è concentrata in particolare sulla provincia di Catania, dove è più frequente il fenomeno del lavoro in nero.
I controlli hanno riguardato 14 aziende operanti in settori ad alto rischio come il commercio, la ristorazione e l’edilizia. Di queste, ben 11 sono risultate irregolari. In 6 casi è disposto il blocco dell’attività imprenditoriale, perché più del 10% dei lavoratori presenti risultavano non registrati, cioè impiegati “in nero”.
In totale, sono controllati 44 lavoratori, e tra questi 12 sono risultati non dichiarati alle autorità competenti, quindi non coperti da contributi o assicurazioni.
Violazioni sulla sicurezza sul lavoro
Durante le verifiche, inoltre, sono denunciate 11 persone all’Autorità Giudiziaria, accusate di violazioni legate alla sicurezza sul lavoro. Le contestazioni riguardano la mancata effettuazione delle visite mediche obbligatorie, l’assenza di corsi di formazione per i dipendenti, l’uso di ponteggi non sicuri, attrezzature e impianti elettrici non a norma, e cantieri mal organizzati e non ben delimitati.
Tutte le accuse dovranno essere verificate in sede giudiziaria, e vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Sanzioni per un totale di 55.786 euro
Alla fine dell’operazione, sono emesse sanzioni per un totale di 55.786 euro, e sono recuperati 10.000 euro di contributi previdenziali e assistenziali.
I controlli proseguiranno anche in altri settori, con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare e tutelare le imprese che rispettano le regole e operano legalmente, evitando che subiscano concorrenza sleale da parte di chi lavora in nero.