“Strani giorni, ma a vincere è l’intelligenza umana”. Galvagno interviene sull’IA dopo l’indagine per corruzione

“Strani giorni, ma a vincere è l’intelligenza umana”. Galvagno interviene sull’IA dopo l’indagine per corruzione

PALERMO –Giorni vissuti con uno strano magone“, così li definisce Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, indagato per corruzione dalla Procura di Palermo. Nonostante la bufera giudiziaria che lo vede coinvolto, Galvagno ha partecipato ieri sera a un evento sulla tecnologia e l’intelligenza artificiale promosso dalla Fondazione Federico II a Palazzo dei Normanni.

Il post di Galvagno dopo l’indagine per corruzione

Nel suo intervento, affidato anche ai social, Galvagno ha voluto rimarcare il valore della riflessione umana in un’epoca dominata dalla tecnologia: “Ieri, insieme a padre Enzo Bianchi e Alessandro Cecchi Paone, abbiamo parlato a lungo di intelligenza artificiale. Ma a vincere è stata l’intelligenza vera: quella umana, profonda, capace di riflettere e stupire”.

Il presidente dell’Ars ha poi ribadito la necessità di un uso consapevole delle nuove tecnologie, sottolineando come l’IA, pur avendo un ruolo crescente, non potrà mai sostituire la coscienza e l’anima dell’uomo. “È giusto consentire l’accesso a questa tecnologia, ma non bisogna mai dimenticare la dignità delle persone, in particolare dei lavoratori”.

“Strani giorni, ma a vincere è l’intelligenza umana”

Le dichiarazioni arrivano mentre il clima politico in Sicilia si fa teso, dopo che la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta che vede Galvagno tra gli indagati per presunti episodi di corruzione legati a nomine istituzionali.

Il post si chiude con un tono riflessivo, nel tentativo di distogliere l’attenzione dalle vicende giudiziarie e rilanciare il messaggio di un’umanità che deve restare al centro, anche nell’era dell’intelligenza artificiale.