La Sicilia simile al deserto del Sahara, come affrontare le ondate di calore

La Sicilia simile al deserto del Sahara, come affrontare le ondate di calore

SICILIA – Crescono in Sicilia i rischi legati alle ondate di calore, che ogni anno – con l’inizio della bella stagione – mettono a repentaglio la salute di molti cittadini. Una situazione che, già di per sé abbastanza preoccupante, sembra destinata a peggiorare. E no, non si tratta di un semplice presentimento, ma di dati che segnalano un allarmante aumento delle temperature a livello globale.

In particolare, la Sicilia risulta tra le regioni italiane più esposte, non solo per le elevate temperature, ma anche per l’alto rischio di incendi e siccità. A farlo notare sono gli esperti dell’Asp di Ragusa, che – alla luce dell’allarme recentemente lanciato dal Ministero della Salute – hanno reso pubblico un opuscolo contenente le principali informazioni sul fenomeno, proponendo diverse soluzioni per affrontare la stagione più calda dell’anno.

Ondate di calore, l’allarme del Ministero della Salute

Preoccupante, nello specifico, il notevole incremento degli accessi al Pronto Soccorso, con un aumento del 4% dei casi totali nel 2024, e un impatto rilevante sulle patologie aggravate dal caldo.

Proprio per far fronte a questa emergenza, il Ministero della Salute ha attivato un sistema nazionale di sorveglianza e allarme in 34 città italiane, incluse Catania, Palermo e Messina.

Cos’è un’ondata di calore

Si può parlare di ondata di calore quando le temperature superano abbondantemente, e per diversi giorni, i valori medi stagionali. Ciò che bisogna precisare è che non si tratta di caldo estivo normale, bensì di una condizione anomala aggravata da un alto tasso di umidità e un basso livello di ventilazione.

I rischi per la salute

L’esposizione prolungata a temperature elevate può avere conseguenze gravi. Tra i principali rischi ci sono la disidratazione e il colpo di calore, dovuto alla momentanea incapacità del corpo di regolare la temperatura interna. Tra gli altri possibili effetti, c’è la possibilità di crampi muscolari dovuti alla perdita di sali minerali.

I soggetti più a rischio

Sebbene il caldo intenso possa arrecare danni anche a soggetti che normalmente godono di una buona salute, ci sono categorie di persone più vulnerabili che necessitano di particolari accorgimenti.

  • Anziani: concreti i rischi che corrono alla luce della loro ridotta percezione della sete e un’efficienza minore nella termoregolazione, per non parlare del frequente stato di isolamento sociale che ne aggrava ulteriormente lo stato di fragilità.
  • Bambini, specialmente neonati: il loro organismo infatti non ha ancora sviluppato meccanismi efficaci di dispersione del calore.
  • Persone con patologie croniche o che assumono farmaci in grado di alterare sudorazione o la percezione del caldo.
  • Lavoratori esposti a rischio termico.

Per prevenire gli effetti del caldo, il Ministero della Salute suggerisce alcune precauzioni:

  1. Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, tra le 11.00 e le 18.00.

  2. Rinfrescare gli ambienti domestici chiudendo tende e persiane durante il giorno. Ventilare l’abitacolo delle auto prima di viaggiare. Non lasciare mai in auto neonati, bambini e animali, neanche per brevi periodi!

  3. Bere spesso, anche in assenza di sete.

  4. Evitare alcolici, caffeina in eccesso e bevande troppo zuccherate.

  5. Preferire pasti leggeri e ricchi di frutta e verdura.

  6. Indossare abiti leggeri, chiari e in tessuti naturali.

  7. Fare docce o bagni freschi.

  8. Limitare l’attività fisica durante le ore calde.

  9. Proteggersi con cappelli e occhiali da sole con filtri UV se si esce.

  10. Prestare attenzione alle persone più fragili, offrendo loro assistenza.

Proteggere se stessi dal caldo è il primo passo per affrontare la stagione nel modo migliore, ma ciò che non bisogna dimenticare è di fare lo stesso con i nostri amici a quattro zampe. È fondamentale garantire loro acqua fresca, evitare di portarli fuori durante le ore più calde e non lasciarli mai chiusi in auto o in ambienti poco ventilati.