AOSTA – Prosegue l’inchiesta della Guardia di Finanza di Aosta sui presunti illeciti legati al Superbonus 110%. Nei giorni scorsi, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno eseguito un nuovo sequestro preventivo di circa 800mila euro, disposto dal GIP del Tribunale di Aosta su richiesta della locale Procura, nei confronti di una società con sede a Perloz. L’indagine riguarda crediti fiscali fittizi, generati da lavori mai eseguiti su tre condomìni in Valle d’Aosta.
L’inchiesta Superbonus 110% in Valle d’Aosta
L’operazione si inserisce in un filone investigativo più ampio, avviato nel febbraio 2024, che ha già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone e tre società. I reati ipotizzati includono truffa ai danni di privati, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio, autoriciclaggio, false asseverazioni e indebite compensazioni di crediti d’imposta.
Il provvedimento odierno segue altri tre sequestri già eseguiti tra aprile e settembre 2024, per un ammontare complessivo di oltre 10 milioni di euro, tra crediti d’imposta ritenuti illeciti e profitti illeciti in capo agli indagati e ad altre società acquirenti dei crediti, in parte residenti fuori regione.
Tra gli indagati un commercialista catanese
Secondo gli inquirenti, a coordinare il sistema fraudolento sarebbero stati un architetto valdostano e un commercialista di origine catanese attivo sul territorio regionale. Le tre imprese di costruzioni coinvolte avrebbero emesso fatture per lavori mai eseguiti, producendo documentazione falsa per accedere ai benefici fiscali del Superbonus. Le pratiche sarebbero state asseverate e trasmesse al portale ENEA dall’architetto, mentre il commercialista avrebbe successivamente validato i documenti con il visto di conformità, permettendo la registrazione dei crediti nei “cassetti fiscali” dei proprietari.
L’attività della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio impegno istituzionale del Corpo nel contrasto agli illeciti economico-finanziari e alla tutela delle risorse pubbliche, con particolare attenzione agli strumenti straordinari di sostegno all’economia.
Le immagini video
Note
Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. In attesa di eventuali sviluppi processuali, si ricorda che per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza, come previsto dalla legge.