CATANIA – “Trasformare lo spreco in risorsa“: è questa la missione che guida i progetti “Cuore Generoso” e “Ri-Pescato”, promossi dal Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Catania in collaborazione con Banco Alimentare, Mercato Agro-Alimentare Sicilia (MAAS), Istituzioni, Forze dell’Ordine e realtà del Terzo Settore.
Un’iniziativa che unisce sicurezza alimentare e impegno sociale, con un modello virtuoso capace di recuperare e donare prodotti ittici di pregio come il Tonno Rosso.
Oltre 10mila chili già recuperati nel 2025
Nei soli primi sei mesi del 2025 sono 10.163 i chilogrammi di Tonno Rosso sequestrati e destinati alla beneficenza grazie all’intervento del Dipartimento, che si occupa di verificarne la commestibilità attraverso ispezioni sanitarie e analisi di laboratorio, in particolare per la rilevazione dell’istamina, sostanza tossica che può formarsi se la catena del freddo viene interrotta.
Solo i prodotti che superano questi controlli vengono dichiarati idonei e avviati alla donazione, offrendo una seconda vita al pescato sequestrato e garantendo al tempo stesso la salute dei beneficiari.
Un bilancio che cresce anno dopo anno
Dal 2022 a oggi, le tonnellate di Tonno Rosso recuperate e donate hanno superato quota 66.000 kg, così suddivise:
- 2022: 17.069 kg
- 2023: 17.644 kg
- 2024: 21.500 kg
- 2025 (dato parziale): 10.163 kg
Una crescita costante, che riflette l’efficacia e la sostenibilità del progetto, riconosciuto come buona prassi a livello regionale.
Un impegno che va oltre il controllo sanitario
“Il nostro Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – afferma Giuseppe Laganga Senzio, direttore generale dell’Asp di Catania – si conferma tra le eccellenze sanitarie regionali, capace di governare fenomeni complessi e di erogare servizi di alta qualità. L’attività di vigilanza, controllo e ispezione lungo tutta la filiera alimentare si affianca a un impegno costante nella promozione della legalità e della sostenibilità”.
Anche Emanuele Farruggia, direttore del Dipartimento, sottolinea il valore della collaborazione: “Questi risultati sono il frutto di un lavoro corale e dell’impegno quotidiano di tutto il personale, che desidero ringraziare. Il nostro è un modello basato su fiducia, trasparenza e obiettivi condivisi. Il ruolo del medico veterinario oggi va oltre il controllo: si colloca in una logica ‘One Health’, che coniuga salute umana, animale, ambientale ed etica”.
In linea con l’Agenda ONU e la Legge Gadda
L’iniziativa si inserisce perfettamente all’interno delle politiche europee e nazionali per la riduzione dello spreco alimentare, come previsto dall’Obiettivo 12.3 dell’Agenda ONU 2030, che mira a dimezzare lo spreco entro il 2030.
In Italia, la Legge n. 166/2016 (Legge Gadda) promuove il recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali e ambientali. Un quadro normativo che legittima e rafforza il ruolo delle Aziende Sanitarie pubbliche nella gestione etica delle risorse, valorizzando ogni gesto di recupero come atto concreto di giustizia sociale e ambientale.