Da Marzamemi a Panarea: avvistati uno squalo Makò e una foca monaca

Da Marzamemi a Panarea: avvistati uno squalo Makò e una foca monaca

SICILIA – Le acque di Marzamemi e Panarea hanno fatto da cornice per due rarissimi avvistamenti, uno squalo Makò e una foca monaca sono stati immortalati da alcuni cittadini.

Lo squalo Makò a Marzamemi

È il caso di un enorme squalo Makò di circa 4 metri avvistato durante un’uscita di pesca da Carlo Bissattini e Gabriele Greco nelle acque del borgo marinaro di Marzamemi, che lo hanno filmato poco distante dal gommone su cui si trovavano.

Lo squalo makò (Isurus oxyrinchus) è uno dei predatori più veloci e affascinanti degli oceani. Appartenente alla famiglia dei Lamnidi, come il grande squalo bianco, si distingue per il suo corpo affusolato e idrodinamico, adattato alla velocità e alla caccia in mare aperto. Può raggiungere i 4 metri di lunghezza e superare i 60 km/h in brevi scatti, rendendolo lo squalo più veloce al mondo.

La sua colorazione è tipicamente blu metallizzato sul dorso e bianca sul ventre, una mimetizzazione perfetta per confondersi sia con la superficie dell’acqua che con le profondità. Ha denti lunghi, sottili e ricurvi, sempre visibili anche a bocca chiusa, caratteristica distintiva rispetto ad altre specie.

Predilige acque temperate e tropicali, e si trova principalmente nell’oceano Atlantico, Pacifico e Indiano, ma anche nel Mediterraneo. La sua dieta è composta soprattutto da pesci pelagici come tonni, sgombri e pesci spada, ma può attaccare anche calamari e altri squali.

Il makò è noto per la sua intelligenza, aggressività e potenza. Nonostante sia raramente pericoloso per l’uomo, è considerato potenzialmente pericoloso a causa della sua velocità e curiosità.

Avvistata una foca monaca a Panarea

Un gruppo di subacquei naturalisti dell’associazione Mediterraneo, guidati da Francesco Sesso, ricercatore e docente al Dipartimento di ingegneria dell’ambiente dell’Unical – Università della Calabria, ha invece avvistato nel mare di Panarea un esemplare di foca monaca intenta a cacciare una murena.

L’ultimo avvistamento certificato dell’esemplare risaliva al 2022.

La foca monaca (Monachus monachus) è uno dei mammiferi marini più rari e minacciati al mondo. Un tempo diffusa in tutto il Mediterraneo, oggi sopravvive in piccole colonie isolate, soprattutto lungo le coste della Grecia e di alcune isole italiane. Ha un corpo tozzo e robusto, ricoperto da un manto grigio-bruno, e può raggiungere i 2,5 metri di lunghezza per un peso di circa 300 kg.

È una specie schiva, che preferisce le grotte marine poco accessibili per riprodursi e riposare. La foca monaca è in pericolo critico di estinzione a causa della pesca intensiva, del disturbo umano e della perdita di habitat. Oggi è simbolo degli sforzi di conservazione nel Mediterraneo e la sua presenza è un indicatore importante della salute degli ecosistemi marini.