Studentessa dell’Istituto “Rapisardi” di Paternò supera le selezioni per il “Concorso Regina di Sicilia 2025”

Studentessa dell’Istituto “Rapisardi” di Paternò supera le selezioni per il “Concorso Regina di Sicilia 2025”

PATERNÒ – Michela Rapisarda, alunna della classe V L Liceo Artistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Mario Rapisardi”, ha brillantemente superato il “provino” di selezione per il “Concorso Regina di Sicilia”, che ha avuto luogo lo scorso venerdì 23 maggio alle ore 18,30, a Paternò, presso la Biblioteca Comunale “G.B. Nicolosi”, nell’ambito della suggestiva “Festa Medievale 2025”, giunta ad oggi alla sua ottava edizione.

Per il secondo anno consecutivo, infatti, sono state selezionate le candidate aspiranti al titolo di Regina, che, come recita il Regolamento del Concorso, si sono particolarmente distinte “per cortesia, bellezza, coraggio e nobiltà d’animo”. Le doti di grazia e di simpatia di Michela hanno convinto la Commissione deputata all’elezione della studentessa prescelta proprio per impersonare, nelle feste medievali paternesi del 2026, Bianca di Navarra, nuora del re Martino I d’Aragona, la quale nel 1402 ricevette la Terra di Paternò come “Vicaria” del Regno e Signora della “Camera” delle regine spagnole.

Come cuore della manifestazione, indetta nel 2014 per volontà dell’Associazione Culturale Musicale del Coro Polifonico “Sturm und Drang”, diretto dai Maestri Coniglio, allo scopo di rievocare e rivivere per tre giorni la magica atmosfera del proprio glorioso passato, è stato scelto il fiero e simbolico dongione del Castello Normanno di Paternò, da cui la Regina Bianca, nel 1405, all’incirca ventenne, dettò le consuetudini giuridiche della città, note appunto col nome di “Consuetudines Terrae Paternionis”.

La partecipazione al concorso, fortemente voluta e sostenuta dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto “Rapisardi”, Dott.ssa Maria Grazia D’Amico, grazie alla collaborazione della Prof.ssa Chiara Romeo, Docente di Discipline Geometriche, Architettura, “Design” di arredamento e Scenotecnica, nonché progettista e scenografa, è stata un’occasione unica non solo per celebrare l’identità profonda di Paternò e riscoprirne le tradizioni illustri e le radici storiche più autentiche, ma anche per inserire attivamente la Scuola nella vita cittadina.