CATANIA – I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, al termine di una mirata attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà un 26enne di origini nordafricane, gravemente indiziato – in attesa di accertamenti giudiziari – di furto aggravato e tentata estorsione ai danni del titolare di una struttura ricettiva situata in Corso Sicilia.
L’indagine è scaturita dalla denuncia dell’imprenditore, il quale ha segnalato la sottrazione di otto sacchi di biancheria alberghiera, per un valore complessivo superiore a 6.000 euro. Il giovane, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe poi contattato il titolare chiedendo 200 euro in cambio della restituzione della refurtiva, minacciando ulteriori furti in caso di rifiuto.
Il furto di lenzuola da un B&B di Catania
I furti sarebbero avvenuti in due distinti episodi. Nel primo, il ladro avrebbe approfittato della porta d’ingresso lasciata aperta da alcuni ospiti del B&B per introdursi furtivamente nella struttura e trafugare due sacchi di biancheria, contenenti oltre 70 tra lenzuola e asciugamani.
Pochi giorni dopo, l’autore sarebbe tornato sul luogo del delitto con le stesse modalità, portando via altri quattro sacchi. La scoperta del furto ha spinto il titolare della struttura a visionare le immagini della videosorveglianza, che hanno permesso di individuare chiaramente il sospettato.
La svolta casuale: l’incontro per strada
Il caso ha voluto che la vittima riconoscesse l’autore dei furti nei pressi di un supermercato. Di fronte alle contestazioni, il giovane avrebbe ammesso le proprie responsabilità, per poi pretendere un pagamento per la restituzione della merce e minacciare nuovi raid se non avesse ricevuto quanto richiesto.
Indagini rapide e capillari
Sulla base della denuncia, i militari hanno avviato immediatamente le indagini, acquisendo i filmati e ricostruendo un identikit dettagliato dell’autore: giovane tra i 20 e i 25 anni, con barba incolta, baffi folti, capelli neri e corporatura magra. Attraverso accertamenti mirati e testimonianze raccolte in zona, il 26enne è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria.
L’operazione si è avvalsa della profonda conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri e della loro presenza costante nel quartiere, elementi che hanno consentito una rapida risoluzione del caso.
Note
Si ricorda che, come previsto dalla legge, la presunzione di innocenza vale fino a eventuale condanna definitiva.