CATANIA – “Chi siamo? Il Convitto Cutelli!“, un coro di bambini festanti gridano all’unisono il loro senso di appartenenza. Sono le alunne e gli alunni della quinta classe della scuola primaria che, ieri mattina, nel meraviglioso cortile “Vaccarini” del prestigioso Istituto, hanno salutato, gioiosi e commossi allo stesso tempo, i genitori, le maestre e la Dirigente Scolastica, la prof.ssa Anna Spampinato, a conclusione del loro primo ciclo di studi.
La Dirigente Scolastica
“In una scuola come il Convitto Cutelli, che si può definire omnicomprensiva, la scuola primaria rappresenta uno dei tasselli più importanti” afferma la preside Spampinato, ritenendo un’opportunità molto vantaggiosa poter seguire lo studente nella sua evoluzione, dal periodo di apprendimento dell’obbligo e della formazione sino al diciottesimo anno di età.
Gli insegnanti
Un evento sicuramente speciale e significativo per i bambini, le famiglie e i maestri; si è trattato di un’occasione celebrativa che, senza alcun dubbio, costituirà un ricordo duraturo. L’atmosfera gioiosa e accogliente creatasi ha coinvolto i genitori emotivamente e non solo – importante il contributo di un papà che con la chitarra ha accompagnato alcuni canti -, grazie a un’ottimo programma ben strutturato realizzato con molta cura e passione dagli insegnanti, a cui la Dirigente ha rivolto il suo plauso.
“Il nostro è stato un lavoro di gruppo – ha esclamato la maestra Letizia Nania -, questo è il mio orgoglio. Siamo stati tutti protagonisti, perché sentiamo molto forte il senso di appartenenza alla scuola“. “Per me è un’emozione speciale – ha aggiunto – perché è la prima volta nella mia carriera che mi porto un ciclo dalla prima alla quinta“, ringraziando genitori, personale ATA e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della recita.
Le riflessioni dei bambini
Ogni alunna e alunno ha avuto un ruolo significativo e coinvolgente. I loro pensieri, espressi davanti a tutta la platea, hanno commosso sino alla lacrime, che luccicavano sui volti non solo dei genitori, ma anche degli insegnanti e della rettrice, segno del grande valore che ancora detiene la “comunità“, nonostante i messaggi negativi che il periodo storico presente invia.
E proprio dai bambini – il nostro futuro – provengono input di speranza, di solidarietà e amore. “Ciao scuola primaria, sei stata una grande palestra di vita. In questi anni ci sono state litigate, risate, pianti, gioie e dolori, ma sono stati anni meravigliosi“, Cloe. “Ciao scuola primaria, non ti voglio lasciare; non voglio lasciare le mie care maestre, i miei cari compagni, le mie amiche; ma tanto non vi lascerò perché la nostra amicizia è per sempre“, Sofia. “I ricordi di questa classe movimentata ma divertente sono indimenticabili“, Giulia; “Ciao scuola primaria, mi mancherai molto; adesso ho un po’ paura per le medie, ma so che ce la farò“, Rayan.
Alcuni scatti