MESSINA – Continuano a contarsi i danni causati dal maltempo dei giorni scorsi. Questa volta si tratta della Statale 114 “Orientale Sicula” che, per l’ennesima frana, è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni nella località Capo Alì.
Durante il maltempo si è staccata una parte di roccia che dista a 1 km di distanza dalla parte di strada in cui, soltanto alcuni giorni fa, erano stati completati i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso.
Questa, infatti, non è la prima volta che, a causa del maltempo, la statale viene chiusa.
Oltre i cittadini, ormai disperati per questa situazione, una forte lamentela è avvenuta da parte di Tiziana Simonetti, del Comitato No Frane della riviera jonica messinese, Giacomo Di Leo, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori di Messina e Filippo Sutera, coordinatore provinciale CUB che lamentano la mancata adozione di provvedimenti definitivi in merito.
“Si prospetta un autunno-inverno difficile e pieno di pericoli fisici per i lavoratori e cittadini che si devono spostare verso Taormina o verso Messina, senza che le autorità competenti abbiano risolto in maniera strutturale e definita un problema vitale per la circolazione, che si trascina da decenni, mettendo a rischio la vita delle persone”.
Inoltre, continuano i sottoscrittori della nota, “nei prossimi giorni saranno rilanciate iniziative di lotta per richiamare l’attenzione su un problema vitale di viabilità, tragicamente rimosso, a partire da una raccolta firme per pretendere dagli organi competenti la risoluzione definitiva del problema”.
Il crollo di costoni, a causa di diverse frane, è avvenuto anche nell’autostrada all’altezza di Letojanni a 4 – 5 km prima dell’uscita di Taormina.