PALERMO – Via libera ai lavori di riqualificazione dell’ospedale Ingrassia di Palermo. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in seguito all’approvazione del piano presentato dall’Asp di Palermo.
Riqualificazione dell’ospedale Ingrassia
Il progetto prevede rinnovamento strutturale, architettonico, impiantistico e funzionale del presidio ospedaliero di corso Calatafimi, oltre alla realizzazione di interventi di miglioramento anti-sismico. Il costo totale ammonta a 26 milioni di euro, così finanziati:
- 13,5 milioni da risorse ex art. 71 della legge 488/1998;
- 6,5 milioni dal fondo Gestione sanitaria accentrata;
- 6 milioni finanziati con l’ex art. 20 della legge 67/1988.
Il presidio Dea di primo livello, che avrà una capienza di 173 posti letto, sarà oggetto di un ammodernamento architettonico con lo scopo di assicurare maggiore funzionalità e sicurezza.
Il progetto prevede che l’ottimizzazione degli spazi sia accompagnata da un potenziamento dei servizi diagnostici e di laboratorio, con particolare attenzione al reparto di ostetricia e ginecologia. La gara per l’appalto integrato, che comprende sia la progettazione esecutiva sia la realizzazione dei lavori, sarà gestita da Invitalia, nell’ambito della convenzione attiva con la Regione Siciliana per l’edilizia sanitaria, e potrà essere pubblicata già nelle prossime settimane.
Schifani: “La Sicilia è pronta a cambiare passo”
Il governatore siciliano ha, inoltre, spiegato come la riqualificazione del nosocomio palermitano sia “una risposta concreta alla richiesta del territorio di avere una sanità più vicina e attenta alle persone. Sulla salute, la Sicilia è pronta a cambiare passo e il mio governo lo sta dimostrando con scelte precise: partendo dalle infrastrutture, che spesso scontano ritardi infrastrutturali di decenni”.
“Grazie a un accordo con lo Stato, realizzeremo a Palermo un nuovo ospedale pediatrico e un polo onco-ematologico all’avanguardia, oltre a numerosi altri interventi strategici in tutta l’Isola. Siamo convinti, infatti, che una sanità efficiente cominci anche dalla qualità degli spazi in cui viene erogata”, conclude Schifani.