CATANIA – Si è conclusa questa mattina, al Tribunale di Catania, la fase dibattimentale del processo che vede come parte offesa il noto medico nutrizionista Giorgio Calabrese. Quest’ultimo da anni vittima di una serie di truffe online legate a pubblicità ingannevoli che sfruttano indebitamente la sua immagine.
Le truffe online ai danni del nutrizionista Giorgio Calabrese
Da tempo, infatti, circolano sui social e su siti web falsi annunci e articoli che promuovono presunti metodi dimagranti, utilizzando impropriamente il volto e il nome del professor Calabrese come testimonial. Si tratta di contenuti manipolati, composti da spezzoni di interviste e filmati. Sono volti a far credere che il nutrizionista sponsorizzi l’efficacia di alcune gocce dimagranti, senza che lui ne sia mai stato a conoscenza né coinvolto.
Le parole della parte offesa
“Sono cinque anni che cerco di spiegare di non avere nulla a che fare con questa vicenda”, ha dichiarato Calabrese all’uscita dal Palazzo di Giustizia, accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Giuseppe Benedetto e Massimo Annetta. “Non ho mai promosso prodotti o aziende, né ho prestato la mia immagine a fini pubblicitari. Il mio ruolo di presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute me lo vieta espressamente”.
Il professore ha raccontato di ricevere quotidianamente decine di messaggi ed e-mail da parte di persone ingannate, alcune delle quali chiedono informazioni. Altre si lamentano per l’inefficacia dei prodotti acquistati e minacciano addirittura azioni legali nei suoi confronti.
“Ho denunciato tutto alla Procura di Roma, alla polizia postale e alla guardia di finanza, ma per anni sembrava impossibile venirne a capo”, ha spiegato. “Oggi finalmente qualcosa si muove”.
Il processo di oggi
Nel corso dell’udienza odierna, la Procura di Catania – che Calabrese ha ringraziato pubblicamente per l’impegno – ha presentato gli sviluppi delle indagini che hanno portato all’identificazione di un soggetto. Questo sarebbecoinvolto nella vendita fraudolenta di questi prodotti tramite una pagina Facebook, chiaramente a insaputa del medico.
“Spero che questo processo si concluda presto e che i responsabili vengano condannati – ha aggiunto il nutrizionista –. E mi auguro che si riescano a individuare anche gli altri soggetti che, nascosti dietro server e siti esteri, continuano a vendere questi prodotti usando il mio nome”.
Infine, un appello chiaro e accorato: “Desidero solo che venga riconosciuto pubblicamente che non ho nulla a che fare con tutto questo”.