Si è concluso positivamente l’incontro tra il CDA di Sidra S.p.A. e la delegazione della CISAL Catania

Si è concluso positivamente l’incontro tra il CDA di Sidra S.p.A. e la delegazione della CISAL Catania

CATANIA – Si è da poco concluso l’incontro tra il Consiglio di Amministrazione di Sidra S.p.A., rappresentato dal Presidente Avv. Di Mulo e dai Consiglieri Dott.ssa Bucisca e Avv. De Meo, e la delegazione della CISAL Catania composta dal Responsabile Provinciale Giovanni Lo Schiavo, dal Segretario Provinciale Pietro Scalia e dal componente di segreteria Aurelio Plumari.

Il confronto si è rivelato costruttivo, evidenziando diversi punti di convergenza in merito alla necessità di garantire la continuità aziendale nella gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) e la piena tutela dei livelli occupazionali. Particolare attenzione è stata posta sul delicato momento di transizione che sta affrontando Sidra, con il passaggio della gestione del servizio al nuovo gestore unico SIE (Servizi Idrici Etnei).

Nel corso dell’incontro, la CISAL ha espresso perplessità riguardo alla recente proposta di aumento di capitale deliberata dall’assemblea di Hydro Catania S.p.A., sottolineando l’importanza che il socio unico fornisca il necessario sostegno economico a Sidra. Tale supporto – secondo la CISAL – è fondamentale non solo per affrontare con efficacia le prossime sfide, ma anche per rafforzare l’organico aziendale, attualmente in sofferenza sotto il profilo delle risorse umane.

La CISAL FederEnergia, attraverso gli interventi del Segretario Provinciale Pietro Scalia e del Responsabile Confederale Giovanni Lo Schiavo, ha manifestato forti preoccupazioni per l’imminente riorganizzazione della gestione del SII nei Comuni della provincia di Catania. Il trasferimento del servizio a SIE, la cui operatività è affidata alla società privata Hydro Catania S.p.A., è previsto entro aprile 2026.

In questo contesto, Hydro Catania ha deliberato un aumento di capitale, invitando alla sottoscrizione anche le società pubbliche ACOSET, AMA e SIDRA, che da decenni gestiscono il servizio nei rispettivi territori. Attualmente, le tre aziende pubbliche detengono congiuntamente il 17,41% del capitale sociale di Hydro Catania S.p.A., quota che consente ancora un’influenza significativa sulle decisioni strategiche e sulla futura gestione del servizio, prevista per i prossimi 29 anni, come indicato nel piano d’ambito.

Tuttavia, la CISAL lancia l’allarme: la mancata partecipazione all’aumento di capitale da parte di ACOSET, AMA e SIDRA comporterebbe una riduzione della componente pubblica, con il rischio di alterare gli equilibri della governance, compromettere la distribuzione futura degli utili e limitare la capacità di intervento dei Comuni soci nelle scelte strategiche.

“La perdita di peso decisionale da parte delle società partecipate potrebbe generare uno squilibrio pericoloso tra pubblico e privato, mettendo a rischio la natura pubblica del servizio idrico”, avvertono Scalia e Lo Schiavo. Il rischio concreto, aggiungono, è un incremento delle tariffe a carico dei cittadini, con una “privatizzazione del profitto” che non garantisce necessariamente un miglioramento della qualità del servizio.

Alla luce di queste criticità, la CISAL rivolge un appello urgente ai Sindaci dei Comuni proprietari di ACOSET, AMA e SIDRA affinché si attivino prontamente per salvaguardare il ruolo delle rispettive società nel nuovo assetto gestionale. “In qualità di amministratori di un bene pubblico essenziale – sottolinea il sindacato – non possono rinunciare a essere protagonisti della governance del servizio idrico”.

La CISAL conclude ribadendo la necessità di una strategia condivisa e coordinata tra le amministrazioni comunali, affinché le aziende pubbliche non vengano emarginate, ma possano continuare a ricoprire un ruolo centrale e strategico nella gestione del Servizio Idrico Integrato, nell’interesse esclusivo della collettività.