Mozia sempre più green: inaugurato il nuovo collegamento elettrico con la rete siciliana

Mozia sempre più green: inaugurato il nuovo collegamento elettrico con la rete siciliana

TRAPANI – L’isola di Mozia, nel cuore della laguna dello Stagnone, compie un importante passo verso la sostenibilità ambientale. Da ieri, infatti, è ufficialmente collegata alla rete elettrica di distribuzione siciliana. Il tutto grazie a un nuovo elettrodotto realizzato da E-Distribuzione e finanziato dalla Regione Siciliana con un investimento di 2,5 milioni di euro.

All’inaugurazione era presente il presidente della Regione, Renato Schifani.

Mozia sempre più green

“Abbiamo accelerato i tempi per rispondere a un’esigenza non più rinviabile – ha dichiarato Schifani –. Mozia potrà ora offrire un’esperienza culturale all’altezza del suo straordinario patrimonio, grazie a servizi più efficienti e orari di apertura estesi del museo della Fondazione Whitaker. In più, l’eliminazione del gruppo elettrogeno a gasolio segna una svolta in termini di sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni inquinanti”.

Alla cerimonia, ospitata nella sede museale dell’isola, sono intervenuti anche:

  • l’amministratore delegato di E-Distribuzione Vincenzo Ranieri
  • il consigliere della Fondazione Whitaker Roberto Fabio Tricoli,
  • il direttore generale dell’ente Maria Enza Carollo
  • l’energy manager della Regione Siciliana Roberto Sannasardo
  • il soprintendente ai Beni culturali di Trapani Riccardo Guazzelli
  • oltre a rappresentanti civili e militari della provincia.

Il nuovo collegamento elettrico con la rete siciliana

“Consegniamo a Mozia un’infrastruttura moderna, efficiente e rispettosa dell’ambiente – ha commentato Ranieri –. Questo progetto dimostra come le reti elettriche di distribuzione siano un elemento chiave per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile dei territori”.

Il nuovo elettrodotto, capace di fornire fino a 400 kW, è stato realizzato con tecnologie a basso impatto ambientale. Il tratto sottomarino è stato posato a una profondità di circa dieci metri sotto il fondale marino mediante Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC), evitando qualsiasi danno all’ambiente. Gli altri due segmenti, interrati, collegano una cabina elettrica di Marsala all’isola: nel tratto finale, vista la presenza di vincoli archeologici, gli scavi sono stati eseguiti interamente a mano, con la supervisione di personale specializzato.

L’opera rientra nel “Programma Isole Minori”, finanziato con i fondi del Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro destinati al Dipartimento dell’Energia. La progettazione definitiva e l’esecuzione sono state affidate a E-Distribuzione tramite apposita convenzione.

Con questo intervento, Mozia si proietta verso un futuro più sostenibile, unendo tutela del patrimonio e innovazione tecnologica.