PALERMO – Oggi chiude per ben cinquantasette comuni del Palermitano la discarica di Bellotempo, a Palermo, non ancora agibile in seguito all’incendio avvenuto lo scorso luglio.
Il Dipartimento regionale dei rifiuti e la Rap annunciano la decisione che non sarà revocata prima di metà ottobre, fino a quando i lavori di capping, per ricoprire la sesta vasca dell’impianto, saranno completati e saranno date nuove direttive.
Il problema che ha mandato l’impianto in sofferenza, come si legge nel comunicato della Cisl, sarebbe proprio “l’eccessiva volumetria raggiunta dai rifiuti diretti alla sesta vasca con l’apertura del conferimento ai comuni della provincia. che ha mandato l’impianto in sofferenza”.
I comuni interessati stanno vivendo in questi giorni un grande disagio, e per mettere fine a questa situazione nei prossimi giorni i dirigenti regionali, i rappresentanti della Rap, dell’Asp e dell’Arpa si riuniranno nei locali del dipartimento regionale rifiuti.
Già ieri si è tenuta una riunione con il presidente della Rap e i funzionari per trovare una soluzione che possa rispettare le normative dell’Ue e ottimizzare i tempi.
Intanto i’immondizia in eccesso verrà dirottata in altre discariche, in particolare quelle di Catania e Siculiana, in provincia di Agrigento. “Bellolampo non può reggere 1500 tonnellate di rifiuti al giorno” affermano Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente e Daniela De Luca segretario Cisl Palermo-Trapani.
Nel frattempo, come informa l’assessore regionale Venia Contraffatto, verrà attuata la consegna al Rap del Tmb, l’impianto di trattamento meccanico biologico che contibuirà a ridurre il volume dei rifiuti che arrivano in discarica, che, come sostengono Giordano e De Luca, per essere efficiente dovrà essere sostenuto anche da un servizio di raccolta differenziata porta a porta.