CATANIA – Un uomo di 29 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per il reato di maltrattamenti in famiglia, dopo aver aggredito fisicamente la compagna, che in quel momento teneva in braccio il figlio neonato della coppia.
L’allarme è scattato nei giorni scorsi, quando una donna ha contattato in lacrime il Numero Unico per le Emergenze, chiedendo aiuto e denunciando di essere stata presa a pugni dal compagno. La sala operativa ha immediatamente inviato una pattuglia della Squadra Volanti presso un’abitazione del centro cittadino.
Appartamento devastato, madre ferita, neonati in pericolo
All’arrivo sul posto, gli agenti hanno trovato la casa completamente sottosopra. La donna, visibilmente provata e con segni evidenti dell’aggressione, è stata trasportata in ospedale con un’ambulanza. I medici le hanno riscontrato lesioni guaribili in 9 giorni.
Agli agenti, la vittima ha raccontato di essere stata prima offesa verbalmente, poi strattonata con forza nonostante avesse in braccio il figlio di appena 45 giorni. La situazione è ulteriormente degenerata: l’uomo, presumibilmente in stato di ebbrezza alcolica, avrebbe anche aggredito l’altra figlia della donna, di soli tre anni, nata da una precedente relazione, strattonandola e tirandole i capelli.
Violenza reiterata e paura di denunciare
La donna ha riferito di episodi precedenti di violenza, mai denunciati per paura.
In particolare, ha ricordato un’aggressione avvenuta nel mese di febbraio, quando era ancora incinta: in quell’occasione l’uomo l’avrebbe colpita con calci al basso ventre, fortunatamente senza conseguenze per il bambino che portava in grembo.
Arresto e trasferimento in carcere
Alla luce del racconto dettagliato della vittima e delle evidenti tracce della violenza, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Dopo la formalizzazione della denuncia, il 29enne – nei cui confronti vale la presunzione d’innocenza fino a eventuale condanna definitiva – è stato trasferito al carcere di Piazza Lanza, su disposizione del pubblico ministero di turno. Resta ora in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.