CATANIA – Sono stati posti in stato di fermo dalla guardia di Finanza i due scafisti responsabili dell’ultimo sbarco avvenuto ieri nel porto di Catania.
L’intervento che ha permesso di salvare le 106 persone presenti sul gommone, tutti provenienti dalla fascia sub-sahariana, è stato condotto dalla marina militare italiana che li ha trasportati a bordo di un pattugliatore delle forze armate maltesi.
Il gommone è stato salvato a largo delle coste libiche e tra i membri dell’equipaggio, fortunatamente rimasto illeso, erano presenti anche trenta minori.
Successivamente le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile e dal G.I.C.O. della guardia di Finanza hanno permesso di individuare velocemente due cittadini gambiani.
Secondo quanto riportato sono stati i membri dello stesso equipaggio a confermare che Osman Trawally appena diciottenne e N.M., ancora diciassettenne, fossero i due scafisti responsabili della loro traversata.
Attualmente i due ragazzi sono stati trasferiti al carcere di Piazza Lanza e al C.P.A., carcere minorile di via Franchetti, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.