CATANIA – Prosegue continuamente l’impegno dei carabinieri della Stazione di Catania Librino nei servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione generale dei reati e al contrasto dell’illegalità diffusa, con particolare attenzione alla tutela della salute pubblica e del decoro urbano.
L’attività contro l’abusivismo nel quartiere Librino di Catania
L’operazione rientra nell’ambito delle linee operative impartite dal comando provinciale carabinieri di Catania, che prevedono il rafforzamento dei servizi di vigilanza nell’intera area urbana, con l’obiettivo di accrescere la sicurezza dei cittadini e garantire il rispetto delle norme.
Effettuati, in questo scenario, controlli nei banconi improvvisati dei venditori ambulanti abusivi di alimenti, una delle criticità più diffuse nei contesti urbani ad alta densità, in particolare nei quartieri periferici. Tali attività di vendita infatti, sono svolte in assenza di autorizzazioni amministrative e dei necessari requisiti igienico-sanitari, che sottraggono risorse al circuito economico regolare, ed espongono a gravi rischi per la salute gli acquirenti.
I controlli
Nel dettaglio, durante la mattinata, ha agito una “Task Force” composta dai militari dell’Arma di Librino, dalla Polizia Locale di Catania e dal personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Servizio Igiene degli Alimenti dell’A.S.P. di Catania. In sinergia, hanno sottoposto ad accertamenti 4 venditori ambulanti, rispettivamente di 43, 56, 47 e 48 anni, residenti nei quartieri di Librino e San Giorgio, nonché nel comune di Misterbianco.
Gli operatori hanno appurato come tutti esercitassero la vendita di prodotti alimentari, prevalentemente ittici e ortofrutticoli, su suolo pubblico, con la totale mancanza delle prescritte autorizzazioni amministrative e senza il possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa di settore.
Le irregolarità
Tra l’altro, la merce esposta era priva di tracciabilità, un aspetto fondamentale nel campo della sicurezza alimentare, perché permette di identificare la provenienza dei cibi, gestire i rischi di contaminazione e assicurare una risposta tempestiva in caso di necessità di ritiro o richiamo di prodotti non conformi.
Inoltre, i carabinieri insieme ai medici veterinari hanno riscontrato anche che la conservazione di quanto messo in vendita, in questo caso pesce, frutta e verdura, era inadeguata. I prodotti erano infatti tenuti senza refrigerazione, a contatto con smog, polvere e agenti contaminanti.
Infine, gli investigatori dell’Arma con il prezioso contributo della Polizia Locale hanno accertato che i venditori occupavano abusivamente porzioni della sede stradale, compromettendo la sicurezza e l’igiene dell’area e, agendo senza qualsiasi forma di fiscalizzazione, contribuivano a un’evidente concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari.
Sequestri e sanzioni “salate” a Catania
Le criticità riscontrate hanno comportato, per questi commercianti abusivi, delle sanzioni amministrative, per un importo complessivo superiore a 14mila euro con il conseguente sequestro di circa 100 kg di prodotti ittici e di tutta l’attrezzatura utilizzata per la vendita.
Una parte degli alimenti, ritenuta idonea al consumo umano da parte dei sanitari dell’A.S.P., è stata devoluta in beneficenza alla Caritas Diocesana di Catania. La rimanente quantità invece, priva dei requisiti igienico-sanitari, è destinata alla distruzione.
L’intervento, che ha visto operare congiuntamente carabinieri, personale dell’amministrazione comunale e servizi veterinari dell’Asp di Catania, conferma l’efficacia del coordinamento tra enti nella tutela della salute pubblica e nella prevenzione di fenomeni di degrado e abusivismo.