Stipendi fermi dal 2024, Pegaso Sicurity in sciopero: 100 lavoratori sono già andati via

Stipendi fermi dal 2024, Pegaso Sicurity in sciopero: 100 lavoratori sono già andati via

CATANIA – Sono 40 i lavoratori della Pegaso Security che, ad oggi, non ricevono lo stipendio da gennaio e sono in sciopero. Pochi fortunati hanno ricevuto solo degli acconti, mentre in centinaia hanno scelto di lasciare il posto di lavoro puntando, quando possibile, sulla Naspi.

Lo sciopero della Pegaso Security

Per questo motivo, le sigle sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL hanno proseguito lo sciopero iniziato nelle scorse settimane: prima davanti alla Prefettura, poi davanti alla sede dell’ex Etna Police a Belpasso, fino ad arrivare alle porte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania. “Non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte delle istituzioni – ha spiegato il funzionario della Filcams CGIL Giuseppe Grillo – e dall’azienda arrivano rassicurazioni che, di fatto, non trovano alcun riscontro nella realtà. L’Ispettorato del Lavoro dovrebbe effettuare dei controlli, ma è tutto fermo e nessuno si muove”.

Tra commesse assegnate anche al massimo ribasso nelle gare con gli enti pubblici e la difficoltà di recuperare i crediti dai privati, i sindacati denunciano l’assenza di committenza per la Pegaso Security. “Se l’azienda non ha più lavoro, come potranno arrivare gli stipendi? Non capiamo le loro intenzioni – ha dichiarato Grillo, che ha poi aggiunto – si tratta di una crisi nazionale, non solo locale. Pensavamo che i nostri lavoratori sarebbero stati tutelati, invece siamo arrivati a una situazione tragicomica”.

Il cambiamento delle regole riguardanti il percepimento della Naspi ha lasciato i lavoratori in un limbo. “L’azienda non vuole licenziare, ma cento dipendenti se ne sono già andati. Chiediamo tutele per i lavoratori, a partire dalla Naspi. Non vogliamo la chiusura dell’azienda – ha spiegato il sindacalista – ma che continui a operare in un settore che sappiamo tutti essere diventato pesante per tutti”.

La Pegaso ha assorbito nel 2024 la Etna Police, ma secondo i sindacati non ha rispettato gli accordi siglati durante il passaggio. “L’azienda non ha mai garantito l’applicazione della contrattazione collettiva – ha dichiarato Paolo Spagnolo della Uiltucs UIL – dal 2025 i lavoratori non hanno più percepito uno stipendio, se non con il contagocce. Solo qualcuno ha ricevuto gennaio, ma si tratta di difformità che non possiamo accettare. La cosa peggiore è che non abbiamo più garanzie a livello occupazionale”.

Cento lavoratori già andati via

Chi è rimasto dipendente della Pegaso Security sarebbe destinato alle dimissioni. “Grazie alla ‘giusta causa’, almeno avranno ossigeno dalla Naspi. L’azienda, tutt’oggi, promette garanzie, promette bonifici per gli stipendi, ma di fatto non arriva nulla”.

Che nelle ultime settimane le quotazioni della Pegaso Security si siano abbassate lo testimonia anche una recensione pubblicata la scorsa settimana sulla pagina Google dell’azienda: “Hai voglia di cambiare nome – scrive un utente firmato Fenix – le teste sono sempre quelle di Etna Police, il brodo è sempre quello”. Dieci mesi prima, invece, il feedback positivo di Carmelo Furnari: “Auguri alla vigilanza Pegaso, che è arrivata anche nella provincia di Catania. Ottimo istituto che opera in tutta Italia”.