MILITELLO IN VAL DI CATANIA – Un’officina meccanica situata in Contrada Fara, a Militello in Val di Catania, è stata sottoposta a un controllo ambientale mirato da parte dei militari del NIPAAF dei carabinieri forestali di Catania, in collaborazione con la Stazione dei carabinieri di Militello.
L’accertamento aveva l’obiettivo di verificare il rispetto della normativa in materia di gestione dei rifiuti. Fin dai primi accertamenti, è emerso che la società titolare dell’attività non era in grado di documentare alcuna tracciabilità relativa allo smaltimento dei materiali di scarto prodotti dall’officina: oli esausti, parti di carrozzeria, liquidi refrigeranti, solventi, residui da stuccatura, rottami ferrosi e altro ancora.
Rifiuti abbandonati sul terreno e gravi tracce di inquinamento
Durante l’ispezione dell’area adiacente al capannone, i carabinieri hanno rinvenuto numerosi cumuli di rifiuti abbandonati direttamente sul suolo, tra cui:
- parti di carrozzeria, cruscotti, radiatori, motori, sportelli completi
- componenti in plastica interna
- rifiuti elettronici
- pneumatici fuori uso
Sono state inoltre trovate tracce evidenti di oli minerali sversati sul terreno e sulla vegetazione, insieme a contenitori sporchi di vernici e solventi, altamente inquinanti.
Sul medesimo terreno, diverse autovetture abbandonate da anni, in avanzato stato di degrado, risultavano essere rifiuti a tutti gli effetti ai sensi della normativa ambientale.
Pozza contaminata e bruciature recenti
Tra gli elementi più preoccupanti emersi dal sopralluogo, anche la presenza di una pozza di liquido scuro e torbido, presumibilmente utilizzata per lo sversamento illecito di rifiuti liquidi, come olio motore e refrigeranti, sostanze chimiche altamente pericolose. L’ipotesi è che tali materiali possano aver contaminato il suolo e le falde acquifere, con potenziali danni ambientali gravi.
Inoltre, sono state individuate due aree adibite alla combustione di rifiuti, con tracce evidenti di roghi recenti, in violazione della normativa sullo smaltimento e sulla tutela ambientale.
Sequestro dell’area e denuncia del titolare
Al termine del controllo, i carabinieri hanno disposto il sequestro di una porzione di terreno di circa 4.500 metri quadrati, dove erano presenti rifiuti e veicoli abbandonati.
Il legale rappresentante dell’attività è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per violazioni della normativa ambientale, tra cui gestione illecita di rifiuti, abbandono e deposito incontrollato, inquinamento del suolo e combustione illecita.
L’intervento rappresenta un’importante azione di contrasto all’inquinamento ambientale e alla gestione illecita dei rifiuti, fenomeni che mettono a rischio la salute pubblica e il territorio.