Pasqua al lavoro per oltre 5 milioni di italiani: in Sicilia servizi essenziali e turismo non si fermano

Pasqua al lavoro per oltre 5 milioni di italiani: in Sicilia servizi essenziali e turismo non si fermano

SICILIA – Ammontano a oltre 5 milioni i lavoratori che, durante il periodo delle vacanze pasquali, svolgeranno regolarmente il proprio servizio lavorativo.

Lo rivela l’Ufficio studi della CGIA, sulla base dei dati dell’Istat da cui non sfugge neanche la Sicilia, punto focale per il turismo e il commercio.

Vacanze pasquali in servizio

L’esponenziale incremento, specificatamente durante gli ultimi anni, delle ore lavorative è dovuto infatti dal decreto Monti. A dimostrare ciò sono i 1,3 milioni di lavoratori autonomi, commercianti artigiani agricoltori eccetera, e i 3,8 milioni di lavoratori dipendenti.

Per l’appunto, tra i lavoratori dipendenti, si registra una maggiore concentrazione nel settore: alberghiero, con 785mila addetti; sanitario, con 774.500 addetti e commerciale, con 689.900 addetti.

Tuttavia gli ultimi tre settori rappresentano solo il 60% dei lavoratori che saranno attivi durante i giorni festivi, nello specifico infatti solo nel comparto della ristorazione la percentuale di lavoratori presenti durante i festivi arriva al 70,2%.

Le percentuali in Italia e nel resto dell’Europa

In testa alla classifica vi è la Lombardia, con 593.600 lavoratori dipendenti attivi nei festivi, seguita poi da Lazio, 465.600, Veneto, 323.400, ed Emilia-Romagna, 287.400. Spiccano invece sul rapporto percentuale Sardegna e Liguria, 26,9%, Abruzzo, 24,9%, e Lazio, 24,4%. Persino in Sicilia, dove il settore turistico è rilevante, il dato si mantiene elevato.

Nonostante l’aumento significativo degli ultimi anni però l’Italia rimane al di sotto della media europea per i lavoratori attivi durante i giorni festivi. Solo nel 2023 infatti la percentuale ammontava al 20,4% contro una media europea del 20,6%. In cima alla lista infatti vi sono i Paesi Bassi, 38,6 %, Malta, 35,8%, e Finlandia, 35,4%. Si trova infine in fondo alla classifica la Germania, con appena il 14,6%.

Le carriere non-stop

Tra le numerose professioni che sembrano non fermarsi mai vi sono: medici, giornalisti, cuochi, agenti, farmacisti, autisti e persino i fioristi. Si parla infatti di un vero e proprio esercito, che silenziosamente agisce e tiene in piedi i servizi essenziali per l’accoglienza e la sicurezza.

Se da una parte numerosi contratti prevedono una retribuzione maggiore, e riposi compensativi, nei confronti di chi rimane attivo durante i giorni festivi dall’altra si diventa sempre più forte il tema del riconoscimento verso coloro che, tramite il proprio servizio, garantiscono a tanti altri di godersi una giornata libera di svago.