CATANIA – A Catania ormai non ci si stupisce più di nulla, ma stavolta la realtà supera davvero la fantasia. Un video – diventato virale sui social – immortala una scena surreale: un cavallo che trotta tranquillo al fianco di uno scooter in corsa, tenuto “al guinzaglio” da un passeggero in equilibrio precario.
E no, non siamo in un film di Quentin Tarantino né in una riedizione moderna di “Ben Hur”. Ci troviamo nel capoluogo etneo, in via San Giuseppe La Rena, ed è tutto vero.
La scena è stata ripresa da un automobilista incredulo e pubblicata dalla pagina Facebook Cataniamdp, con il commento – capolavoro di ironia tagliente – che è già cult: “A Catania il cavallo a tutte le ore, la mattina al guinzaglio e la sera nella poppetta”.
Un riferimento neanche troppo velato alla doppia (e a volte discussa) vita dell’animale: da mezzo di trasporto a protagonista della cucina locale, tra polpette e involtini.
A Catania il traffico si fa… “equino”: il video virale
Nel filmato si vedono due giovani a bordo di un motorino – senza casco, ovviamente – sfrecciare lungo la strada con il cavallo al seguito. L’animale, visibilmente confuso ma obbediente, trotta accanto al mezzo come se fosse la cosa più normale del mondo, come fosse un innocuo cagnolino.
Intorno, il traffico continua la sua corsa tra clacson, motorini e auto parcheggiate in doppia fila.
L’episodio, che ha suscitato un misto di ilarità, stupore e indignazione, riaccende i riflettori su una città che spesso si muove in bilico tra l’anarchia urbana e il folklore incontrollato. Non trascurando il tema principale della sicurezza stradale, oltre al benessere animale.
Il cavallo a Catania: simbolo, problema, paradosso
Non è la prima volta che un cavallo diventa protagonista sulle strade catanesi. Dai carretti tradizionali trainati nei quartieri popolari alle corse clandestine, il legame tra l’uomo e il cavallo a Catania ha radici antiche, spesso intrecciate con storie di povertà, tradizione e – non di rado – illegalità.
Quel che è certo, è che scene come queste raccontano molto più di una semplice “bravata”. Trasudano di un tessuto urbano dove le regole a volte sono “facoltative”, dove la realtà è più grottesca della fantasia, e dove persino un cavallo può diventare simbolo dell’assurdo quotidiano.
E mentre l’Italia discute di transizione ecologica…
…a Catania qualcuno ha già trovato la soluzione: un cavallo a basso impatto ambientale, senza bollo né assicurazione. Il problema? È che stavolta, più che di mobilità sostenibile, si parla di civiltà da ricostruire.
Perché in una città dove il surreale è ordinario, forse il vero “miracolo” sarebbe… semplicemente rispettare le regole.