CATANIA – Una mattinata all’insegna della sensibilizzazione ambientale e della scoperta del mare come risorsa, patrimonio e luogo di sport. È quella vissuta dagli alunni della scuola primaria “Torresino”, appartenente all’Istituto Comprensivo “F. De Roberto” di Catania, protagonisti di un coinvolgente incontro promosso dal Rotary Club di Catania nell’ambito del progetto educativo “Plastic Free Waters”.
A introdurre l’incontro è stato il dott. Sebastiano Catalano, che ha voluto aprire con una citazione di Giovanni Verga: “Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole”. Un richiamo poetico che ha fatto da sfondo a un confronto diretto con gli studenti sul valore del mare e sulla necessità di proteggerlo.
Il progetto, perfettamente in linea con i contenuti dell’educazione civica e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare il numero 14 “La vita sott’acqua”, mira a diffondere la cultura della sostenibilità e dell’uso consapevole delle risorse, con particolare attenzione alla riduzione della plastica.
“La tutela dell’ambiente e del mare in particolare – ha sottolineato la Dirigente Scolastica, prof.ssa Cinzia Giuffrida – è oggi una delle sfide più urgenti per la salvaguardia del nostro pianeta. Educare bambini e ragazzi al rispetto dell’ambiente è una responsabilità civica per formare cittadini consapevoli”.
Durante l’incontro, il dott. Catalano ha illustrato in modo chiaro e accessibile la gravità del fenomeno dell’inquinamento marino: oltre nove quintali di rifiuti finiscono ogni anno in mare, con materiali che impiegano decenni – o addirittura secoli – a degradarsi. I piccoli partecipanti, molto coinvolti, hanno posto numerose domande, mostrando particolare interesse per i tempi di biodegradazione dei materiali plastici.
A dare ulteriore spessore all’iniziativa è stato l’intervento del dott. Luigi Falanga, socio della “International Yachting Fellowship of Rotarians”, che ha portato l’attenzione sul valore dello sport come strumento educativo e sociale. Attraverso video dimostrativi e racconti esperienziali, Falanga ha sottolineato come discipline come il canottaggio e la vela possano essere accessibili a tutti, superando lo stereotipo di sport d’élite.
“Il mare – ha affermato – è anche una scuola di vita: insegna la solidarietà, la disciplina, la conoscenza dei propri limiti. E può rappresentare una valida alternativa per allontanare i ragazzi da situazioni a rischio”.
A conclusione della giornata, gli alunni avranno la possibilità di vivere in prima persona queste esperienze con lezioni pratiche di canottaggio presso il porticciolo di Ognina e di vela presso il porto di Catania. Per i più meritevoli, il Rotary Club ha inoltre previsto l’assegnazione di borse di studio per proseguire il percorso sportivo.
La prof.ssa Aranzulla, nel tirare le somme dell’evento, ha voluto rivolgere un plauso agli alunni e ai docenti: “Nella mia lunga carriera da dirigente, non è scontato incontrare un gruppo così partecipe, attento ed educato. Ringrazio i relatori per la chiarezza e la passione con cui hanno affrontato un tema tanto delicato”.
Una giornata diversa, forse una semplice goccia nell’oceano. Ma, come ha ricordato qualcuno, anche il mare è fatto di gocce.
Alcuni scatti
Articolo redatto in collaborazione con la docente R. La Rosa