CATANIA – Una lunga seduta quella del deputato regionale Santo Primavera con i vertici del Cas sui gravi disagi causati dai cantieri “infiniti” della A18 nel tratto Giarre-Acireale.
All’incontro erano presenti l’assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, Alessandro Aricò, il dirigente generale del dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, l’architetto Salvatore Lizzio, il presidente del Consiglio direttivo del CAS, l’avvocato Filippo Nasca, e il direttore generale del CAS, Calogero Franco Fazio.
Il disagio sulla A18 causa cantieri
Il deputato Primavera, nel corso della seduta, ha posto un quesito diretto ai vertici del CAS, sottolineando la crucialità di tale arteria autostradale in quanto principale via di accesso all’aeroporto di Catania. Primavera ha inoltre evidenziato la preoccupante questione della sicurezza, richiamando i numerosi incidenti, anche mortali, verificatisi nel tratto interessato dai lavori.
Il direttore generale del CAS, Calogero Franco Fazio, scusandosi per i disagi arrecati agli utenti, ha fornito una spiegazione ufficiale in merito alla natura dei lavori in corso. Si tratta, come precisato, di “interventi di manutenzione riguardanti i cavalcavia e i guardrail presenti nel tratto autostradale”. Fazio ha assicurato che “la conclusione è prevista entro il prossimo giugno“.
“Accelerare la fine dei lavori”
Il direttore ha inoltre informato la Commissione che il CAS sta cercando, nei limiti della fattibilità tecnica, di concentrare una parte dei lavori nelle ore notturne. Tuttavia, ha specificato che “solo una porzione limitata degli interventi può essere eseguita durante la notte”.
Di fronte a queste spiegazioni, il deputato Primavera ha espresso con forza la necessità di “accelerare per ridurre i disagi insostenibili“, rimarcando la natura strategica della tratta autostradale per la vita quotidiana di numerosi cittadini che la utilizzano per raggiungere i propri luoghi di lavoro e l’aeroporto di Catania.
La richiesta del deputato mira a sollecitare il CAS a mettere in campo ogni sforzo possibile per minimizzare l’impatto dei cantieri sulla mobilità dei pendolari e garantire al contempo la sicurezza dell’infrastruttura.