CATANIA – Si è svolto ieri, presso il Salone degli Arazzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), un importante incontro sulla vertenza STMicroelectronics. Alla riunione hanno preso parte il Ministro Adolfo Urso, gli assessori regionali di Sicilia e Lombardia, i vertici aziendali di ST e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
La vertenza STMicroelectronics
“Durante l’incontro – dichiara Angelo Mazzeo, vicesegretario nazionale di UGL Metalmeccanici – l’azienda ha illustrato un piano industriale che include nuovi investimenti e interventi strutturali per introdurre tecnologie innovative nei propri stabilimenti”.
Mazzeo ha però espresso forti perplessità: “Pur prendendo atto degli investimenti confermati, il piano non ci soddisfa pienamente. Poiché non offre alcuna garanzia concreta sulla tutela dei livelli occupazionali in Italia. Anzi, solo in chiusura dell’incontro, l’azienda ha comunicato l’intenzione di procedere con circa 2.800 esuberi a livello globale. Senza specificare in quali Paesi o siti ricadranno tali tagli. Questo genera forti preoccupazioni per gli stabilimenti italiani”.
UGL Metalmeccanici: “Inaccettabili i tagli, difenderemo ogni posto di lavoro”
In particolare, Mazzeo ha evidenziato i rischi per i siti produttivi di Catania e Agrate: “Nel piano industriale sono stati presentati nuovi layout che lasciano presagire la disattivazione del reparto CT6 di Catania, dove attualmente lavorano circa 600 persone. La produzione verrebbe trasferita nel nuovo sito Sic-Campus, ma non sono stati forniti dettagli chiari sulla ricollocazione del personale coinvolto”.
Mazzeo conclude con un appello deciso: “Come UGL Metalmeccanici non accetteremo alcuna perdita di posti di lavoro. Chiediamo al Governo di stare al nostro fianco e valutare la creazione di un contratto di programma per vincolare gli impegni presi in sede ministeriale. All’azienda chiediamo di confermare gli investimenti ma, soprattutto, di salvaguardare l’occupazione nei siti italiani“.