MESSINA – Doppio intervento negli ultimi giorni da parte della Capitaneria di porto di Messina. Recuperato un esemplare di tartaruga marina “Caretta Caretta”, vittima di un amo rimasto incastrato all’interno della bocca, e sequestrati 20 Kg di pescato privo di tracciabilità.
Il salvataggio della Capitaneria di porto di Messina
L’animale, comparso venerdì 4 aprile sulla spiaggia di Sant’Agata di Messina, appartiene a una specie profondamente minacciata di estinzione in tutto il Bacino del Mediterraneo.
Qui, ferito e in evidente difficoltà a causa dell’amo che non garantiva la corretta alimentazione, si è arenato sulla spiaggia. Ha così attirato l’attenzione di un passante che ha tempestivamente avvertito la Capitaneria di porto, la quale ha proceduto con regolari i controlli.
L’esemplare, dal peso complessivo di 70 Kg, si trova ora in affido al Centro di recupero tartarughe marine di Brancaleone.
Sequestrato del pescato a Torre Faro
La Capitaneria di porto ha poi proceduto, oggi 5 aprile, a sequestrare 20 kg di pescato in località Torre Faro. La pescagione, di cui facevano parte anche varie seppie e occhiate, era priva di tracciabilità, suggerendo quindi di essere la cacciagione di un’attività di pesca abusiva e non regolarizzata.
Il verbale amministrativo ai danni del pescatore ammonta a 1.500 euro. Tuttavia il pesce è stato giudicato idoneo al consumo umano dall’Asp di Messina, e quindi donato a un Ente caritatevole locale.
L’operazione appartiene all’attività di controllo regolare perpetrata dall’Autorità Marittima di Messina, con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle risorse biologiche e proteggerne l’habitat naturale.