Operazione antimafia: due arresti per l’omicidio di Giovanni Perdichizzi

Operazione antimafia: due arresti per l’omicidio di Giovanni Perdichizzi

MESSINA – Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del ROS, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Messina, hanno eseguito un’operazione di polizia a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e nella provincia di Siena. L’operazione ha portato all’arresto di due soggetti, accusati dell’omicidio di Giovanni Perdichizzi.

I due sono destinatari di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale locale.

Il provvedimento si inserisce nel quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, condotte dalla Procura della Repubblica di Messina – Direzione Distrettuale Antimafia – nella fascia tirrenica della provincia.

L’omicidio di Giovanni Perdichizzi

Le indagini hanno permesso di fare luce su un agguato avvenuto la sera del 1° gennaio 2013, nel quale perse la vita Giovanni Perdichizzi, all’epoca affiliato alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi. Perdichizzi era il referente del gruppo operante nel quartiere San Giovanni di Barcellona Pozzo di Gotto, con il compito di gestire la cassa e raccogliere i proventi derivanti dalle estorsioni.

Le dichiarazioni di alcuni pentiti e le indagini

Grazie al contributo dichiarativo di alcuni collaboratori di giustizia, è emerso che l’omicidio fu deciso perché Perdichizzi avrebbe trattenuto per sé parte dei proventi delle estorsioni.

Sulla base del materiale probatorio raccolto nel corso delle indagini, il Giudice ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per i due indagati. Le accuse mosse nei loro confronti sono di concorso in omicidio premeditato e concorso nel porto illegale di un’arma comune da sparo in luogo pubblico. I reati sono aggravati dall’aver agito al fine di agevolare le attività dell’associazione mafiosa dei Barcellonesi.

Note

Nel rispetto del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e dei diritti degli indagati, si ricorda che, data l’attuale fase delle indagini preliminari, i soggetti coinvolti sono da presumersi innocenti fino a sentenza definitiva. Il processo, che si svolgerà nel rispetto del contraddittorio tra le parti davanti a un giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con l’assoluzione degli imputati in caso di mancanza di prove di responsabilità a loro carico.