Maxi operazione contro il riciclaggio di veicoli: 20 sequestri tra Catania e Trapani

Maxi operazione contro il riciclaggio di veicoli: 20 sequestri tra Catania e Trapani

TRAPANI – La Procura della Repubblica di Catania, nelle scorse settimane, ha emesso un avviso di conclusione delle indagini nell’ambito di una complessa attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e in particolare dalla squadra di Polizia giudiziaria della Sezione Polizia stradale di Trapani nel settore del contrasto al fenomeno del riciclaggio di veicoli di provenienza delittuosa, poi immessi sul mercato mediante l’alterazione dei dati costruttivi dei veicoli oggetto di furto.

La ricostruzione dei fatti

In tale contesto sono stati operati numerosi sequestri di veicoli, acquisizioni di documenti, fascicoli e targhe, eseguito un decreto di perquisizione, nei confronti di operatori dei settori della rivendita e noleggio di veicoli, centri revisione, officine meccaniche/carrozzerie per auto e agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche nelle province di Trapani e Catania.

L’attività ha avuto origine l’autunno scorso grazie a degli accertamenti effettuati di concerto con il servizio Motorizzazione Civile di Trapani nel corso dei quali il personale della Polizia Stradale ha individuato un Camper, acquistato in buona fede da un ragazzo disabile.

L’attività d’indagine portava, in un primo momento, alla denuncia a piede libero di un operatore del settore della rivendita e noleggio di veicoli.

La successiva meticolosa attività investigativa, comprendente l’analisi dei dati costruttivi di un centinaio di veicoli, controlli amministrativi, perquisizioni locali, acquisizione di documenti, esame di tabulati telefonici, ha consentito di ricostruire e individuare l’articolato e complesso iter criminale attraverso il quale i veicoli oggetto di furto venivano riciclati, portando al sequestro di un compendio di 20 veicoli (autovetture, furgoni, autocaravan) e altrettanti documenti di circolazione e targhe.

Gli episodi di riciclaggio riscontrati su detti veicoli consistevano nell’alterazione dei numeri distintivi del V.I.N. (cd numero di telaio) sostituiti con dati di altro veicolo simile per categoria, marca e modello a mezzo di rilascio del duplicato di carta di circolazione italiana.

I dati

I dati costruttivi reali rivelati identificavano veicoli oggetto di furto (perpetrati nei territori delle provincie di Catania e Siracusa), riciclati utilizzando i datigenuini” di veicoli regolarmente acquistati, nella maggior parte dei casi gravemente danneggiati a seguito di sinistro stradale o comunque non marcianti. È stato riscontrato altresì l’utilizzo di dati costruttivi di veicoli provenienti dall’estero.

Il compendio di veicoli sequestrati ammonta ad un valore (considerato sulle stime medie EUROTAX relative al prezzo di acquisto da privato a rivenditore) di circa 200mila euro.

L’indagine

L’indagine ha consentito sia di impedire l’immissione nel mercato legale di ulteriori veicoli in danno di ignari acquirenti e che avrebbe aggiunto ulteriori guadagni illegali fondati sul riciclaggio e commercializzazione dei veicoli stessi che di consentire il rientro in possesso dei beni in parola in favore degli aventi diritto (privati e compagnie di assicurazione).