CATANIA – Alla luce delle cattive notizie degli ultimi anni provenienti dal fronte orientale, tra stragi, guerre, violenze e distruzione del patrimonio artistico, l’università di Catania organizza in nove incontri il laboratorio di ateneo per l’anno accademico 2015-16, che prende significativamente il nome di “Conoscere il mondo arabo-islamico” .
Le lezioni si terranno nel dipartimento di scienze umanistiche a partire dall’11 novembre 2015 e l’obiettivo è quello di rivalutare la realtà storico-culturale delle popolazioni del vicino Medio Oriente.
Tra i promotori del brillante progetto ricordiamo i docenti di discipline orientalistiche dell’università etnea Marco Moriggi, Mirella Cassarino, Laura Bottini, Antonio Pioletti, che saranno affiancati da studiosi di altri dipartimenti catanesi come Federico Cresti, Daniela Melfa e alcuni relatori di riconosciuto prestigio internazionale, tra cui Biancamaria Sciarcia Amoretti, Alessandro Mengozzi e Ibrhaim Magdud.
L’iniziativa si rivolge non solo agli studenti, ma a tutti i cittadini, ed è un modo per portare una nuova luce sul mondo orientale, e per far riemergere una parte della sua splendida cultura, ormai sepolta da guerre e violenze.
L’ateneo ha preso a cuore questo argomento da tempo, promuovendo scavi archeologici in Turchia, in Libia e, in futuro, in Iran, e collaborando con importanti università del bacino centro-orientale del Mediterraneo.
Il programma del laboratorio verrà presentato dagli stessi promotori agli organi d’informazione e alla città mercoledì 30 settembre, alle 11, nei locali del Palazzo centrale.