CATANIA – “Capogruppo dell’Mpa o presidente del Consiglio comunale? Delle due l’una”. È questo l’interrogativo, e al tempo stesso una critica diretta, contenuto in un duro documento sottoscritto da una parte dei consiglieri comunali di maggioranza a Catania – esponenti autonomisti esclusi – e rivolto al presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi.
Al centro della polemica, alcune dichiarazioni rilasciate da Anastasi in un’intervista in cui difendeva l’operato dei colleghi autonomisti durante la votazione del Prp, che secondo i firmatari del documento sarebbero state “gravemente lesive dell’attività che giornalmente viene espletata nei lavori di Commissione”. La critica principale è quella di uno sconfinamento nei ruoli istituzionali, con accuse di aver agito non da garante dell’assemblea, ma da rappresentante di parte.
“Sarebbe opportuno – scrivono – che Anastasi decidesse se avvicendarsi con il capogruppo Orazio Grasso o se continuare a essere presidente, nel rispetto dei ruoli che il regolamento e le regole della buona politica impongono”.
Le dichiarazioni pubbliche del presidente sarebbero state lette come un “attacco meramente politico e non istituzionale, tendente a difendere e giustificare la linea del partito di appartenenza”. Nel documento, firmato anche dai due vicepresidenti del Consiglio e da sette presidenti di commissione permanente, si contesta inoltre una “ingerenza ingiustificata” nel lavoro delle commissioni consiliari, con la diffusione di un messaggio “distorto, mendace e fuorviante”.
La difesa degli autonomisti: “Anastasi ha sempre lavorato con correttezza”
Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri dell’Mpa, che hanno espresso pieno sostegno al presidente Anastasi, sottolineandone l’equilibrio istituzionale e la lealtà verso la maggioranza.
“Il Presidente del Consiglio Comunale – si legge nella nota congiunta – ha sempre svolto il proprio ruolo con correttezza, permettendo il regolare svolgimento dei lavori, rispettando il principio di imparzialità e garantendo i consiglieri e il Consiglio nella sua interezza”.
I consiglieri autonomisti richiamano in particolare il comportamento del presidente durante l’approvazione della delibera sul PRP portuale, giudicato esemplare nonostante la delicatezza del tema:
“Il Prp portuale non è un atto di stretta competenza dell’amministrazione comunale e ben distante dal programma di governo del sindaco da noi condiviso. Per questo, le critiche mosse nei suoi confronti appaiono immotivate e fuori luogo”.
Un invito, infine, ad abbassare i toni: “Riteniamo il caso che, da parte di tutti, si mantenga un atteggiamento più sereno, evitando sentimenti nocivi e pretesti che possano compromettere il buon andamento dell’azione amministrativa”.
I presidenti dei Municipi: “Anastasi sempre vicino ai territori”
A spezzare una lancia in favore di Anastasi anche cinque dei sei presidenti dei Municipi di Catania, che in una nota congiunta prendono le distanze dalla polemica, ma ribadiscono la prossimità del presidente ai territori e l’impegno dimostrato nel sostenere il decentramento istituzionale.
“Non vogliamo entrare nel merito di ciò che sta succedendo a Palazzo degli Elefanti – scrivono – ma vogliamo sottolineare come l’operato del presidente Anastasi sia stato sempre al di sopra delle parti, garantendo attenzione e disponibilità verso i Municipi e i loro rappresentanti”.
Il comunicato è stato firmato dai presidenti Francesco Bassini (1° Mun.), Claudio Carnazza (2°), Maria Spampinato (3°), Rosario Cavallaro (4°), Antonino Vincenti (5°).
L’unico a non sottoscrivere la nota è il presidente della sesta Municipalità, Francesco Valenti.