SICILIA – Il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, ha lanciato un grave allarme in merito alla crisi idrica in Sicilia.
La situazione nei bacini idrici nel sud e nelle isole è peggiore rispetto allo scorso anno. Il Codacons Sicilia non intende rimanere a guardare.
“Ci aspetta una delle estati più difficili degli ultimi decenni – avverte l’avvocato Giovanni Petrone, presidente del Codacons Sicilia – e i segnali sono chiari: dighe quasi vuote, agricoltori in difficoltà e cittadini già privati dell’acqua”.
Emergenza idrica Sicilia, livelli dell’acqua ai minimi storici
Secondo i dati dell’autorità di bacino della Regione Sicilia, nei principali invasi ci sono solo 142 milioni di metri cubi d’acqua, ma quella effettivamente utilizzabile è inferiore ai 100 milioni. Se i dati di fine mese confermeranno questa tendenza, il rischio di carenza idrica per le case e l’agricoltura diventerà ancora più grave.
Codacons contro la gestione regionale
Il Codacons Sicilia denuncia l’inefficienza della Regione nel gestire la crisi idrica. “Ci chiediamo – aggiunge Petrone – quando vedremo i risultati del piano regionale per il risparmio idrico, la riparazione delle reti colabrodo, l’uso delle acque depurate e dei dissalatori”.
Per questo l’associazione è pronta ad azioni forti, tra cui proteste, class action ed esposti contro i responsabili istituzionali. “Non staremo a guardare mentre la Sicilia si desertifica – afferma l’avvocato Bruno Messina, vicepresidente regionale – perché il problema non riguarda solo l’agricoltura, ma anche la dignità dei siciliani, che hanno diritto all’acqua”.
Richiesta di intervento nazionale e mobilitazione contro l’emergenza
Dato che le piogge previste nei prossimi mesi potrebbero non bastare, il Codacons Sicilia chiede al commissario nazionale di intervenire direttamente con poteri speciali, individuando rapidamente aree per impianti come il fotovoltaico flottante e destinando fondi straordinari per la gestione dell’acqua.
L’Associazione invita cittadini, agricoltori, comitati e professionisti a unirsi alla mobilitazione permanente per spingere le istituzioni ad agire concretamente contro questa crisi.