Gestione irregolare degli appalti all’Università di Messina: rinviato a giudizio l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea

Gestione irregolare degli appalti all’Università di Messina: rinviato a giudizio l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea

MESSINA – Rinviato a giudizio l’ex rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea. Questa la decisione del Giudice per l’Udienza Preliminare Arianna Raffa. Cuzzocrea si era dimesso dall’incarico di rettore nell’ottobre del 2023.

Il rinvio a giudizio dell’ex rettore Salvatore Cuzzocrea

La stessa Gup ha disposto il rinvio a giudizio anche per l’ex direttore generale dell’ateneo, Francesco Bonanno, e gli imprenditori Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Irene Ricciardello.

Parallelamente, gli imprenditori Daniele Renna e Raffaele Olivo hanno optato per il patteggiamento, ottenendo una condanna a 10 mesi di reclusione e una multa di 600 euro. Le accuse a loro carico, formulate a vario titolo, comprendono turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso.

Gli appalti dell’Università

L’indagine ha preso il via nell’aprile 2022 in seguito ai rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che aveva segnalato gravi irregolarità nella gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi dell’ateneo.

Secondo l’ANAC, numerosi appalti sarebbero stati assegnati direttamente, senza gara pubblica, sfruttando in modo improprio la normativa emergenziale legata alla pandemia.

Cosa emerge dalle indagini

Le operazioni sotto inchiesta riguardano diverse opere e forniture per l’Università di Messina, tra cui:

  • lavori di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell’Ateneo per un valore di 10 milioni di euro;
  • restauro conservativo dei prospetti e riqualificazione del patrimonio universitario, per un importo complessivo di 7,8 milioni di euro;
  • riconversione di residenze universitarie in due plessi dell’Università, con affidamenti rispettivamente di 9,36 e 8,42 milioni di euro;
  • fornitura e posa in opera di arredi didattici per un totale di 1,36 milioni di euro;
  • fornitura e installazione di arredi e accessori per un importo di 403.124 euro.

Nel procedimento, l’Università di Messina si è costituita parte civile, una decisione presa all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione dell’ateneo.