Scuola

Alla “Q. Maiorana” di Catania si parla di accoglienza e diritti umani

CATANIA – Nel quadro delle attività di formazione rivolte al mondo della scuola, il Senato della Repubblica, promuove dal 2008 il Progetto “Testimoni dei Diritti” che si propone sensibilizzare i ragazzi circa l’importante tema dei diritti umani attraverso una riflessione sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Proprio all’interno di questa iniziativa, si colloca l’attività portata avanti dalla classe 2 I della Scuola Secondaria di Primo Grado “Q. Maiorana” di Catania, grazie alla quale l’istituto scolastico è rientrato tra i 19 selezionati a livello nazionale accedendo così alla fase finale del concorso.

Gli alunni, guidati dalle referenti del progetto Prof.sse Chiara Crifò e Agata Barbagallo, con il supporto della prof.ssa Nunzia Pappalardo per la sezione grafica, hanno scelto di approfondire i princìpi della Dichiarazione, con particolare riferimento all’art. 14 secondo il quale “Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni“.

Importante e lodevole l’impegno profuso dai ragazzi nel realizzare un percorso di reale approfondimento con l’obiettivo non solo di ampliare le proprie conoscenze in merito ma anche di verificare l’effettiva attuazione, all’interno del proprio territorio, di quanto enunciato nel documento come diritto inalienabile. Per questo, mossi da grande entusiasmo e capacità di lavoro attivo, hanno organizzato una vera e propria Conferenza Stampa intesa come momento di restituzione alla comunità scolastica dei numerosi incontri di studio e approfondimenti realizzati nei mesi precedenti, durante i quali i ragazzi sono entrati in contatto con la realtà dei migranti e con le complesse dinamiche della richiesta di asilo in Italia.

Emozionante la storia di Gadura, un ragazzo richiedente asilo che è riuscito a farcela grazie alla fitta rete di solidarietà che caratterizza la realtà catanese e che oggi conduce una vita piena e dignitosa; o l’avventura di Idil, una ragazza somala rifugiata il cui percorso è stato sostenuto dal Centro Astalli, una delle numerose realtà associazionistiche del nostro territorio, come la Cooperativa Prospettiva e la sede di Emergency di Catania: tutti luoghi in cui si intrecciano storie, volti e sguardi con cui i ragazzi sono entrati in contatto raccogliendone le testimonianze con grande sensibilità e passione.

Un percorso fatto di studio, letture, dibattiti, interviste e incontri conoscitivi con importanti figure che, a diverso titolo, ruotano attorno al complesso sistema dell’accoglienza del rifugiato: a tal riguardo, ha preso parte alla Conferenza Stampa il Vicequestore e dirigente dell’Ufficio Immigrazione di Catania, dott. Claudio Pucci illustrando a docenti, alunni e genitori presenti in aula magna, l’articolato processo di accoglienza del rifugiato con particolare riguardo ai Minori non accompagnati: dalle primissime fasi di aiuto in mare a bordo delle imbarcazioni naviganti in acque italiane, fino all’ arrivo nei vari Centri di accoglienza dove, ascoltati e supportati da numerose figure di sistema e tutelati dalla legge italiana e dal diritto internazionale, inizia un complesso iter giuridico finalizzato all’eventuale riconoscimento dello status di rifugiato politico.

Presente anche l’avv. Elisa Maiorca, giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Catania che ha riportato la propria esperienza e dato voce alle numerose e toccanti storie di giovani vite che si sono intrecciate alla sua professione. Ospiti graditi e ormai usuali in occasioni simili che annualmente si ripropongono alla “Q. Maiorana”, in forme e con modalità differenti, anche l’avv. Adriana Laudani e il Preside Giuseppe Adernò, figure di grande spessore immancabili in questi importanti momenti di condivisione che entusiasmano e motivano.

Il tutto in una cornice, la scuola, luogo di crescita e formazione di altri giovani nei quali, ci spiega la Dirigente Scolastica dott.ssa Gisella Barbagallo, “è nostro dovere promuovere la partecipazione attiva alla vita civile basata sui princìpi di responsabilità, legalità e solidarietà”.

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