Tombini e caditoie otturati, allarme allagamenti a Catania

Tombini e caditoie otturati, allarme allagamenti a Catania

CATANIA – Maltempo sempre più vicino in Sicilia, con piogge, venti e temperature sempre più basse. A destare grande preoccupazione a Catania è come fronteggiare le piogge del prossimo inverno.

Anche se l’amministrazione comunale sembra essere pronta a effettuare tutti i controlli del caso, in alcune zone della città sembra che ancora tombini e grate siano in pessime condizioni e che difficilmente potranno reggere gli abbondanti acquazzoni invernali. Con il conseguente rischio, quindi, di strade allegate e aumento di pericoli per automobilisti e abitanti.

Particolarmente allarmante risulta la situazione a San Giovanni Galermo. Da Largo Abbeveratoio fino al rione Balatelle è un lungo percorso caratterizzato da tombini otturati e chiusini che non funzionano a dovere perchè non sono mai stati ripuliti.

“Cosa succederà a San Giovanni Galermo quando comincerà il periodo delle piogge torrenziali? Semplice, l’intera viabilità sarà in ginocchio e intere strade completamente impraticabili. Via Barriera, via Acquario, via Villa Flaminia e molte altre arterie ridotte quasi a canali veneziani dove automobilisti e centauri saranno costretti puntualmente ad effettuare manovre pericolose oppure invadere la carreggiata opposta per non restare bloccati nei “laghetti” ai bordi delle corsie. Scenari che vanno scongiurati assolutamente”. Parole di Giuseppe Catalano, consigliere della IV circoscrizione di Catania, chiede urgentemente al sindaco, Enzo Bianco, di farsi promotore di una conferenza dei servizi per studiare tutte le soluzioni più efficaci per fare in modo che non si verifichino più allagamenti nelle nostre strade.

“L’intero quartiere di San Giovanni Galermo, infatti, non ha ancora un sistema per il deflusso delle acque piovane efficace. Abitanti e commercianti puntano il dito contro caditoie e chiusini letteralmente inservibili perché otturati dai detriti che si sono accumulati qui in anni e anni di totale assenza di manutenzioni costanti. La situazione va verificata immediatamente. Già da questa settimana servono sopralluoghi specifici, da parte di tecnici ed esperti del comune, per accertare la reale gravità del problema ed agire di conseguenza. Che fine hanno fatto i lavori per la realizzazione del collettore centrale? Dove sono gli operai che dovrebbero cominciare un’opera di vitale importanza per tutta Catania? In passato, a causa del cattivo funzionamento dei tombini, tante zone sono state letteralmente sommerse e bloccate dal traffico. Oggi ci sono le modalità e le tempistiche per fare in modo che simili scenari non si ripetano più ma occorre agire subito”.