Migliaia di capi di abbigliamento, 120 mila euro di valore: tentano fuga con la refurtiva

Migliaia di capi di abbigliamento, 120 mila euro di valore: tentano fuga con la refurtiva

ENNA – Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e di contrasto ai reati contro il patrimonio la notte del 3 marzo i poliziotti della squadra mobile, dell’U.P.G.S.P. e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale – quella notte in servizio di controllo del territorio nella cittadina erea – hanno controllato un furgone che, nella circostanza, appariva carico di materiale, avendo la parte posteriore vistosamente abbassata. Intimando lo stop, l’uomo alla guida ha tirato dritto, fuggendo verso l’autostrada, mentre un altro è sceso velocemente dal furgone, provando a scappare. Contestualmente, anche un’altra macchina, davanti al furgone e con funzione di “staffetta”, ha provato a scappare rapidamente per evitare il controllo della polizia.

Qualche centinaio di metri più avanti, però, dopo un inseguimento condotto da pattuglie, gli agenti sono riusciti a bloccare sia la macchina sospetta che il furgone e, una volta apertone il vano, hanno trovato un gran numero di sacchi neri pieni di vestiti. Tutte le persone a bordo dei veicoli sono state, dunque, fermate.

Iniziate immediatamente le indagini per ricostruire i fatti, si è subito accertato che il furgone era carico di capi di abbigliamento, rubati poco prima (come lo stesso furgone) da un’attività di Enna Bassa. Dal sopralluogo effettuato nel negozio è stato accertato anche che il cancello e le successive porte erano state forzate e i locali commerciali,v messi a soqquadro, erano ormai completamente privi dei capi di abbigliamento. Il furgone invece era completamente pieno di sacchi di plastica, contenenti la merce, oltre quattromila e cinquecento pezzi, per un valore di circa 12o mila euro. All’interno del mezzo, inoltre, è stato ritrovato un piccone artigianale e un cacciavite, verosimilmente utilizzati dai malviventi per forzare le porte, anch’essi sequestrati.

Nell’occasione a essere arrestati sono stati: Valerio Bisentini, 27enne, catanese con precedenti giudiziari e di polizia per reati contro il patrimonio, anche con condanne passate in giudicato; Salvatore Indelicato, 51enne, catanese, con precedenti giudiziari e di polizia per reati contro il patrimonio; Dario Palermo, 30enne, catanese; Francesco Messina, 31enne, catanese, con precedenti giudiziari e di polizia per reati contro il patrimonio, anche con condanne passate in giudicato.

L’organizzazione messa in atto per finalizzare il colpo era ottima: il reao ha coinvolto diversi malavitosi, l’utilizzo di diversi veicoli, e dal fatto che venivano portati al seguito strumenti da scasso; dai numerosi precedenti di polizia e giudiziari, di alcuni degli indagati; dalla condotta tenuta dagli stessi, che di fronte al controllo della polizia hanno iniziao a scappare, percorrendo ad alta velocità la strada che conduce allo svincolo autostradale della A19, vanificata soltanto dall’intervento di più unità operative che li hanno fermati.

Quella notte, però, oltre ai quattro arrestati era presente almeno un quinto complice, il quale è riuscito a fuggire repentinamente dal furgone dopo il primo tentativo di controllo da parte della volante. Per tutte le ore successive, e fino alle luci dell’alba, diverse pattuglie della Polizia di Stato si sono messe in moto per trovarlo, senza però ottenere i risultati sperati.

Attraverso l’analisi dei tabulati di traffico telefonico e delle celle di aggancio, gli investigatori sono riusciti a individuare il quinto complice: si tratta di Francesco Squillaci, provandone la partecipazione al colpo, anche nelle fasi preparatorie dei giorni precedenti, e da ciò ricavandone un ruolo di rilievo nella pianificazione del furto. Per Francesco Squillaci sono stati disposti gli arresti domiciliari, vista la sua partecipazione attiva al colpo.