Deputati siracusani occupano Sala d’Ercole

Deputati siracusani occupano Sala d’Ercole

PALERMO – L’assessore regionale alle Autonomie, Patrizia Valenti, messa alle strette. Deputati e onorevoli aretusei, infatti, vogliono “conto e ragione” sulle modalità di svolgimento della campagna elettorale per la ripetizione del voto delle regionali nelle sezioni di Pachino e Rosolini, e hanno dichiarato che non lasceranno Sala d’Ercole fino a quando non verranno fuori le risposte.

I cittadini siracusani saranno chiamati, domenica 5 ottobre, ad esprimere, anzi, a ri-esprimere, il proprio voto, in osservanza al dettato della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che ha disposto le elezioni suppletive delle regionali del 2012 in nove sezioni di Pachino e Rosolini, dopo la misteriosa scomparsa di plichi.

E mentre ci si prepara alle nuove consultazioni, il caos regna sovrano: vacillano le elezioni di vari deputati (Pippo Gianni, Bruno Marziano e Giambattista Coltraro), c’è chi chiede le dimissioni altrui, chi contesta la sentenza del Cga e chi era assente. Ma andiamo per ordine.

Il deputato Drs, Pippo Gianni, contesta il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, chiedendone le dimissioni. Conclude il suo intervento in Aula con una promessa: “Se tornerò a parlare da questo pulpito, le prometto che ogni giorno le chiederò di andare via” ha detto rivolgendosi ad Antonio Venturrino, che ha presieduto la seduta facendo le veci di Ardizzone.

Il deputato Vincenzo Vinciullo (Ncd), prendendo la parola, ha espresso il proprio disappunto per il contenuto della sentenza del Cga che dispone la ripetizione delle regionali, e ha preannunciato la presentazione di un ddl per l’abolizione dello stesso organo giudicante con conseguente passaggio di competenza al Consiglio di Stato.

Bruno Marziano, deputato del Pd, che non era presente in Aula, ha dichiarato: “Non sono in aula ma esprimo solidarietà ai colleghi. Al momento sono a Rosolini perché impegnato in questa difficile campagna elettorale. In tanti vogliono il mio posto, ma sappiano che dovranno sudarselo“.